Concetto costruttivo

di Lorenzo Antonelli

È riduttivo definire la qualità delle voci al negativo, in termini di assenza di difetti, come l’eccessivo consumo di aria mentre si suona, la non-stabilità della frequenza di accordatura delle voci o la precoce rottura a fatica delle linguette.

La qualità per le voci è un concetto positivo: una presenza di elementi che qualificano e distinguono le voci per il loro valore acustico complessivo e le loro potenzialità espressive, e non un’assenza di elementi basilari che consentono loro semplicemente di funzionare bene, che non dovrebbero mai mancare.

Si può affermare con certezza che uno degli aspetti più importanti nella costruzione di uno strumento aerofono ad ancia libera sia quello di “estrarre” il potenziale sonoro dalle voci.

Di conseguenza, quanto più potenziale sonoro hanno le voci, tanto più può esserne estratto. La qualità delle voci può quindi essere individuata nel loro potenziale acustico.

Che cos’è in concreto la qualità per una voce che funziona bene? Che cosa qualifica una voce per poterla definire una voce di qualità e dotata di alto potenziale acustico?

Nei seguenti sette punti sono spiegati, al positivo, gli elementi della qualità che determinano il valore acustico delle nostre voci.

Nella sezione finale, all’ottavo punto, sono esposte le più importanti condizioni per il loro corretto funzionamento e per valorizzarne il potenziale acustico nello strumento.

  • Tutte le diverse tipologie di voci che compongono la nostra gamma con nomi e caratteristiche differenti, spiegate in dettaglio nella pagina tavola comparativa, hanno in comune quelle caratteristiche fondamentali che le qualificano come voci eccellenti: si tratta di quegli elementi costruttivi che, oltre a garantire un buon funzionamento, determinano la capacità di generare un suono di qualità: un suono che ha una connotazione oggettiva di bellezza, equilibrio ed espressività.

    La funzione della gamma che proponiamo è quella di offrire ai nostri clienti una scelta fra diverse possibilità acustiche e di prezzo, secondo il gusto e le esigenze musicali. Non è esatto, per le nostre voci, pensare che una voce che costa meno abbia qualità inferiore, se per qualità intendiamo la presenza di valore, ovvero la presenza degli elementi positivi di qualità acustica specificati in questa pagina. Il prezzo di una voce è in rapporto ai costi necessari per produrla, dovuti alle diverse fasi di lavoro, alle finiture e ai materiali.

  • Poiché la musica acustica nasce per il tramite dei materiali, la loro scelta è determinante per la qualità del suono. Le materie prime, l’acciaio ad alto tenore di carbonio per le linguette e le leghe di alluminio o di ottone per i piastrini, sono individuate e scelte secondo il criterio della qualità: sono sempre scelti i migliori materiali, indipendentemente dal loro costo. Su tutti i materiali acquistati, prima del loro impiego nel processo produttivo, viene sempre eseguito un controllo accurato per la verifica degli standard richiesti.

  • La produzione delle voci avviene interamente in Italia, nella fabbrica di Osimo. All’interno dello stabilimento si svolgono tutte le fasi di produzione delle parti che compongono le voci, linguette e piastrini, l’assemblaggio delle voci, il loro confezionamento e il controllo finale prima della spedizione. La produzione interna è presupposto del mantenimento della conoscenza tecnica e del suo sviluppo, così come dell’efficacia nel realizzare e mantenere alti standard qualitativi.

  • Alla base di ogni aspetto e fase del nostro processo produttivo abbiamo posto la competenza: per ottenere, mantenere e sviluppare la qualità, la competenza è l’unica e vera risorsa, la più sicura garanzia. Sapere ciò che si fa. Sapere perché lo si fa. Sapere come farlo, e dove si vuole arrivare. Sono stati creati metodi condivisi, procedure e istruzioni operative per assicurare standard di prodotto elevati e costanti.

  • Le nostre voci sono pensate, progettate e realizzate per essere affidabili. Ai nostri clienti garantiamo voci fatte per durare e per mantenere nel tempo eccellenti prestazioni acustiche e funzionali, stabilità nella tenuta dell’accordatura, resistenza delle linguette alla rottura a fatica, rigorosa costanza negli standard qualitativi. Con le nostre voci ci saranno solo belle sorprese: i musicisti scopriranno gli aspetti positivi di una qualità effettiva, riconoscibile e godibile.

  • Per qualità funzionale delle nostre voci si intende:

    Usabilità, duttilità - versatilità, piena e ampia possibilità di esecuzione, con prestazioni eccellenti, nelle diverse intensità sonore e gradazioni: prontezza e sensibilità nel pianissimo, con minimi regimi di pressione d'aria; prontezza, potenza e stabilità nel fortissimo, con alti regimi di pressione d'aria.

    Dinamica - capacità efficace e sicura di accompagnare il musicista nei passaggi tra le diverse intensità sonore e gradazioni, dal pianissimo al fortissimo, e viceversa.
    Questo aspetto, molto importante per le esigenze di esecuzione musicale, e per la stessa caratteristica espressiva peculiare dello strumento aerofono a mantice, è stato accuratamente studiato e risolto nella concezione costruttiva delle linguette.
    L’ampiezza dell’intervallo dinamico delle nostre voci, ovvero la capacità di ridurre al minimo l’effetto fisico intensità-frequenza al variare della pressione dell’aria, permette all’esecutore un crescendo forte e ampio, con minimi effetti di abbassamento della frequenza.

    Coerenza funzionale - la presenza di rapporti coerenti a livello di risposta meccanica o fisica per l'intera estensione delle note nelle diverse ottave. Questo aspetto costruttivo, ottenuto mediante una rigorosa gradazione dimensionale delle linguette, si traduce nella percezione fisica di una coerenza complessiva d’insieme, in una sensazione di funzionamento ottimale e preciso.

  • Per qualità acustica si intende la qualità complessiva del suono, nella combinazione dei suoi parametri. Nelle voci, il timbro assume un ruolo di grande importanza, se presente in formula riuscita, quando la qualità funzionale determina le condizioni d'intensità e di durata che permettono la sua piena espressione. Se il suono è il corpo della musica, il timbro è il corpo del suono: sfuggente, sottile, mimetico, cangiante nel movimento della musica, il timbro è onnipresente. E si può andare oltre il concetto statico della sua definizione astratta - ciò che distingue due suoni con eguale altezza - per un'idea del timbro come globalità: nella funzione di migliorare la leggibilità del discorso polifonico, nel contributo determinante all'espressività, e nelle interazioni con gli altri parametri del suono dello strumento aerofono, l'intensità, la durata e la stessa altezza, in circolo virtuoso interno alle loro dinamiche. Nel Novecento il timbro divenne oggetto di composizione: Schönberg ridusse l'altezza a dimensione timbrica del suono, nell'ambito di una tendenza che Daniel Charles definisce il grande ritorno del timbro.

    La qualità del suono, in questi termini, è l'elemento più complesso da ottenere, il più sfuggente, ma è ciò che più distingue e qualifica le voci: è il più importante. Alla bellezza del suono, per le voci, possono associarsi aggettivi come equilibrio, proprietà, definizione, luminosità, vitalità, ricchezza, iridescenza, pienezza. E anche, dal momento che il suono viene tramite la materia, e che per questo la presenza timbrica si manifesta in preziosa evidenza, la sua bellezza può essere associata alla sensorialità: un concetto nuovo, quello di flavour, suggerisce una qualificazione più profonda e ampia, immediato riconoscimento espansivo e contatto con dimensioni interiori profonde e vitali.

    La bellezza del suono nel suo timbro dà significato e valore a ciò che produciamo. È l'oggetto più ambito della nostra ricerca e il suo risultato più prezioso.

    La qualità timbrica, per le nostre voci, è anche proprietà della struttura armonica per ciascuna nota, cioè per ciascuna altezza. Ed è coerenza timbrica d'insieme: un filo che lega le note come perle per tutta la loro estensione.

    La musica è una forma di comunicazione molto elevata: migliorare la qualità del suono, e di conseguenza le possibilità espressive della fisarmonica, significa dare ai musicisti uno strumento con migliori e più ampie potenzialità di “linguaggio” e di efficacia comunicativa.

  • Le voci sono il principio sonoro dello strumento aerofono: il seguito, affidato alle fasi successive della costruzione dello strumento, consiste nell’estrarre dalle voci il loro potenziale acustico, di espanderlo e di valorizzarlo ulteriormente. In questa prospettiva, ogni fase della costruzione dello strumento costituisce un passaggio essenziale e delicato che aggiunge altissimo valore e permette alle voci, unendosi ai legni e all'aria, di liberare in pieno le loro sonorità.

    Il sistema voci-somiere costituisce un binomio essenziale per ottenere qualità acustica: nelle caselle dei somieri si determinano quelle condizioni di flusso di aria che, se esattamente individuate e realizzate, permettono di estrarre il pieno potenziale dalle voci. In pratica si tratta della regolazione della portata, della pressione e della velocità dell'aria: è un aspetto della massima importanza, poiché l'aria è alla base del funzionamento delle voci e della loro resa. Con una metafora, il binomio voci-somiere è il motore dello strumento, l'aria il combustibile: il somiere regola l'alimentazione.
    Di conseguenza, affinché le nostre voci possano esprimere tutto il loro potenziale acustico nei termini sopra esposti, il somiere deve essere concepito e realizzato in funzione delle voci: regolato nei volumi e nelle forme delle caselle secondo un determinato criterio, per realizzare le condizioni ottimali di circolazione, pressione e portata d'aria.

    L'accordatura, nella sua esecuzione tecnica e nel risultato finale, condiziona in modo determinante la valutazione acustica da parte del musicista. L'accordatura, quando è eseguita bene, valorizza e corona tutto il lavoro contenuto nello strumento, e ne esalta la sua natura e identità acustica.
    Nella fase di accordatura, che sia la prima o un intervento periodico di manutenzione, si effettuano le piccole ma fondamentali regolazioni sulla posizione delle ance che determinano l’ottimale transitorio d’attacco; e si controllano le valvole, affinché agiscano in modo corretto, verificandone lo stato e la funzione.
    Tremoli troppo ampi “coprono”, per così dire, gli elementi di colore del suono che, quando presenti in una combinazione riuscita, ne fanno la bellezza; tremoli più ridotti invece li rivelano e li valorizzano, e fanno emergere la trama delle armoniche che qualificano il suono, la sensorialità, l'unicità e la ricchezza acustica dello strumento aerofono.
    L'accordatura è eseguita asportando materiale dalla linguetta: deve essere effettuata con perizia e delicatezza, senza allentare le linguette e senza alterarne il profilo. Interventi errati possono provocare l'instabilità dell'accordatura, la rottura precoce delle linguette, e comprometterne irrimediabilmente la funzionalità e la qualità acustica. La durata delle voci dipende in modo critico dalla qualità della accordatura: essa deve essere effettuata da un tecnico la cui preparazione sia riconosciuta.

    La riduzione del transitorio d'attacco è determinata dalla regolazione finale delle linguette. La posizione corretta delle linguette rispetto al piano del piastrino è essenziale per dare alle voci quella sensibilità e immediatezza di risposta tanto importante e apprezzata nell'esecuzione musicale. Le nostre voci sono già preparate in questo senso - in gergo noi diciamo “impostate” - quando lasciano l'azienda. Ma, nella messa a punto finale dello strumento, è prassi e buona norma effettuare l'ultima regolazione della posizione delle linguette, per garantire al musicista le migliori condizioni di utilizzo: l'ultima regolazione è un fine adattamento allo strumento.

    Le valvole - pelli e ventilli di varia fattura - hanno un effetto funzionale importante e un impatto acustico non trascurabile. Anche le valvole devono essere adattate alle voci nelle dimensioni e nella struttura del corpo. Il tratto delle valvole dove sono incollate al piastrino non deve essere troppo esteso verso l'alto, per non chiudere l'asola del piastrino e per non limitare, di conseguenza, il flusso d'aria sulla linguetta. Le valvole inoltre devono essere integre, e ben posizionate sull’asola del piastrino per esercitare correttamente la loro funzione. Ogni minima perdita d'aria per la voce, è grande perdita di potenza e di qualità acustica.

    La protezione antiossidante - La ruggine è un temibile nemico delle ance, che può deteriorarle e col tempo renderle inutilizzabili. Il nemico della ruggine è la prevenzione, cioè l’insieme di metodi e di attenzioni che impediscono l’innesco del processo di ossidazione. La ruggine è un processo naturale di ossidazione che attacca l’acciaio trasformandolo in ossido di ferro; è attivata dall’ossigeno, presente nell’aria e nell’acqua. Per questo è necessario che l’acciaio dell’ancia sia sempre protetto da uno specifico prodotto antiossidante.
    Le sostanze acide innescano un rapido processo di ossidazione: prodotti chimici a base acida, ad esempio la varichina, sono da tenere sempre lontani dalle voci; anche il ph delle mani nei valori acidi, ma anche in quelli fisiologici, costituisce un potente innesco per l’ossidazione, di conseguenza le ance non devono mai essere toccate senza la protezione di guanti. L’umidità, che contiene acqua, che a sua volta contiene ossigeno, è un elemento ossidante: le voci, e la fisarmonica, non devono essere esposte all’umidità, o a sbalzi termici che creano condensa sulle voci e causano l’ossidazione. Negli strumenti non nuovi, la protezione antiossidante delle voci dovrebbe essere effettuata in occasione dell’accordatura, quando questa viene eseguita. In termine generali, ogni volta che si interviene sull’acciaio, questo deve essere immediatamente protetto con il prodotto antiossidante. Il prodotto antiossidante va distribuito senza eccessi sulla superficie della linguetta, con la massima attenzione che non vada mai nell’area del ribattino, o sotto il quadro della linguetta, dove causerebbe danni alla stabilità del tono.

    La manutenzione delle voci nello strumento è una questione molto delicata. La durata delle voci dipende in modo critico dalla qualità della manutenzione. Da essa possono venire grandi benefici, se eseguita correttamente, o grandi danni se eseguita male. La manutenzione va affidata ad un tecnico, la cui professionalità deve essere ufficialmente riconosciuta.
    Come già detto, nella fase di accordatura, che spesso corrisponde a un intervento periodico di manutenzione, si effettuano le piccole ma fondamentali verifiche e regolazioni sulla posizione delle ance, e sullo stato delle valvole. Per la prevenzione della ruggine, la manutenzione è molto importante, in quanto agisce sulla pulizia delle voci e provvede al trattamento antiossidante sulla superficie delle ance.